installazioni _INNESTO_ intrecci urbani

GIARDINO DELL’INTERAZIONE
a cura di
Studio Tre progettazioni
Arch. Salvatore Inghilterra
Arch. Biagio Ravalli
Prof. Giorgio Scrofani
Lo spazio fluido, qui progettato e realizzato, costituito di pieni e vuoti, in un’armonica interazione con la natura, piante ed essenze, per una percezione più dinamica e vivace del giardino. La volontà è di attribuire a quest’ultimo la funzione di catalizzatore sociale.

Luogo di relax, ristoro, ritrovo, a sera si vestirà di una luce diversa, aggiungendo magia al suo invito ad entrare. Sarà allora un piacere trascorrervi del tempo, chiacchierando in compagnia o immergendovisi da soli con stupore e ammirazione, tra il profumo di fiori riscoperti, l’aroma delle zagare e le inebrianti fragranze delle erbe aromatiche.

Fungenti da cornice, i meravigliosi scenari architettonici e il “profumo” della pietra, che rende così cara e bella la nostra città, in un’esplosione di sensi che sorprenderà i fruitori del giardino.

Innesti fra natura, odori, luoghi, arte e architettura per ri-vivere il centro storico, nuova linfa alla nostra amata città, Comiso
IL GIARDINO
DEI 4 SENSI
a cura dello
studio GreenLab Architecture&Landscape
Il progetto, per natura della sua ubicazione, si sviluppa longitudinalmente nell’area favorendo dal suo ingresso la percezione dell’avventore verso il punto finale, rappresentato dal palco. L’intera area si compone di 3 macro zone.
La prima, dedicata all’’accoglienza ed alla sosta, nella quale si vuole favorire la percezione di totale immersione nella natura. Qui, diverse vasche dalle forme irregolari descrivono degli spazi destinati ad area relax, dove la presenza di sedute, garantirà all’avventore la possibilità di godere dei profumi e dei colori delle essenze piantumate all’interno di esse. Le vasche verranno realizzate mediante l’utilizzo di tavole lignee dalle diverse misure, impreziosite tramite l’utilizzo di colori pastello, i cui toni varieranno dal verde salvia al tortora ed al giallo ocra.
La seconda area, prevede il posizionamento di circa 70 sedute disposte in 10 file. Qui, la natura troverà spazio mediante l’utilizzo di fioriere rettangolari di color verde salvia disseminate in maniera causale tra i posti a sedere. Lo spazio centrale di percorrenza sarà caratterizzato dalla presenza di n.2 la fioriere che, sviluppandosi in lunghezza accentueranno la percezione longitudinale dello spazio.
Terza ed ultima area, sarà composta dal palco, questo sarà abbracciato da una quinta verde caratterizzata dalla presenza di essenze vegetali ad alto fusto che ne favorirà la percezione. Una fioriera, realizzata anch’essa da tavolato ligneo color ocra ne garantirà la messa a dimora. Il nome del giardino scaturisce dalle attività svolte al suo interno. L’avventore oltre ad intrattenersi ascoltando conferenze e musica tra le piante potrà sviluppare gli altri 3 sensi: l’olfatto, mediante i profumi delle essenze; il tatto, mediante lo sfregamento delle foglie e il gusto, mediante l’assaggio.
Diverse ditte del territorio, accettando con spirito di collaborazione la nostra proposta progettuale, attraverso un contributo su forniture e manodopera, ne garantiranno la realizzazione.
 
GROWROOM
Space 10 - IKEA
a cura di
I.I.S. G. Carducci Comiso
classi III e IV sez.
Architetti
Giovanni Modica
Paolo Montalbano

Si chiama Growroom ed è un giardino di forma sferica che tutti possiamo costruire in casa per avere del verde anche nello spazio urbano più congestionato.
Ad idearlo è stata la società danese Space 10 in collaborazione con IKEA che ne ha presentato i piani di realizzazione, proprio come un manuale d’istruzioni da seguire.
Growroom è stato creato per incoraggiare le famiglie a coltivare il proprio cibo ed incrementare la natura in città. Il progetto dei designer Sine Lindholm e Mads-Ulrik Husum di Space 10, in collaborazione con IKEA, è un invito per tutti a costruire il proprio giardino in casa partendo dall’uso di materiali locali.
La forma sferica a strati di Growroom ha una specifica funzione: i vari livelli servono a distribuire l’acqua e la luce in modo che il sistema funga da “attivatore di crescita per la vegetazione e da riparo per il visitatore
Le istruzioni di IKEA si compongono di diciassette passaggi: seguendoli, tutti possono costruire il proprio growroom.

 

SCALA IN FIORE
a cura di Effe
Turtula Daniel e Federica
Turtula Vincenzo
Ferrera Flowers
Dibenedetto Luminarie
Benvenuti nell’incantevole mondo dell’arte floreale, dove la bellezza della natura si fonde con la maestria dell’artigianato. L’istallazione che vi presentiamo è molto più di una semplice composizione floreale; è un tributo alla nostra amata città e al territorio ricco di fiori che ci circonda.
Ogni fiore utilizzato in questa creazione è stato coltivato con amore e dedizione dai nostri produttori locali, che hanno collaborato con passione per portare alla vita questa meravigliosa opera d’arte. Ogni singolo stelo racconta la storia del nostro territorio e dell’orgoglio che proviamo per la nostra comunità.
Lavorare nell’arte floreale richiede una grande passione e un impegno senza fine, ma il risultato è una sinfonia di colori e profumi che incanta i sensi e nutre l’anima. Invito voi, spettatori fortunati, a immergervi in questa esperienza sensoriale e a lasciarvi trasportare dalla bellezza effimera dei fiori che danzano insieme in armonia.
Che questa installazione sia un omaggio alla nostra città, alla sua bellezza floreale e alla straordinaria collaborazione tra fioristi e produttori locali, che insieme rendono possibile realizzare opere così straordinarie.
 
I-N-N-E-S-T-O
a cura di
Fiorirà,
Arch. Giuseppe Iacono
Lualtek
L’installazione, sita nella parte esterna della Pinacoteca, vuole rappresentare una metafora delle molteplici identità, dei contrasti e delle complessità che caratterizzano le città contemporanee. In particolare modo, nel contesto dei centri storici nel meridione italiano, questa analisi può rivelare molte connessioni interessanti. In questi luoghi ogni pietra, ogni strada, e ogni edificio ha una storia da raccontare, formando uno strato di memoria che definisce l’identità della città nel tempo. La condizione dei centri storici nel meridione, così come a Comiso, potrebbe essere interpretata attraverso le sfide e le opportunità legate alla conservazione del patrimonio storico e culturale, al bilanciamento tra sviluppo urbano e preservazione ambientale, e al rafforzamento dell’identità e della coesione comunitaria. L’innesto figurativo dell’installazione tra il verde e la nuova costruzione vuole rappresentare metaforicamente la transizione fluida tra vecchio e nuovo, tra il patrimonio storico e l’innovazione contemporanea. Può essere inteso come strategia di armonizzazione tra la natura e l’ambiente costruito, nel tentativo di realizzare un legame armonioso tra la storia e il futuro della città.  
Mettiamo in circolo bellezza
a cura di
DAMIATA VALENTINA DESIGNER
in collaborazione con
Turtula Vincenzo
Turtula e Co.
Tecnica Alluminio
“Quando l’arte incontra la luce, la bellezza prende vita”.
L’idea di base dell’opera è quella di una “costruttività artistica” dove arte, artigianato e natura, nell’elogio della luce, fanno da tramite tra la vita contemporanea della città e la sua storia.
I resti delle terme romane di Comiso, poste in prossimità della piazza Fonte Diana risalgono all’epoca Bizantina e rappresentano una delle parti più antiche della nostra città, da qui l’idea di fare luce sulla città storica tramite la bellezza della natura.
Il connubio tra la luce e l’elemento naturale, cioè il fiore interpretato in una chiave completamente nuova rispetto alla tradizionale composizione floreale, diventa attrazione per il passante, nonché spettatore, accompagnandolo durante il percorso ad affacciarsi alla storia.
L’opera che in un primo momento cattura gli occhi, allo stesso tempo contribuisce ad esaltare la bellezza degli scavi.
Diventa tutto un atto di scoperta e apprendimento che ci permette di apprezzare la ricchezza e la complessità della nostra storia e soprattutto ci ricorda l’importanza del nostro patrimonio.